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Dai rifiuti alle opere d’arte

Nel 2021, a Venezia, un’iniziativa di sensibilizzazione sull’inquinamento marino da plastica attraverso l’Arte: organizzazione di  un concorso per realizzare opere d’arte con materiali  di recupero marittimi. Con la partecipazione del CNR e dell’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) di Venezia in prima linea sul tema dell’inquinamento marittimo, e delle aziende impegnate nel riciclo con Sequal, Maelstrom e MargiNet

From Waste to Art” è un connubio tra arte, tecnologia ed ecologia in collaborazione con il CNR e l’Università di Venezia.

MARGINET lavora per risolvere il problema delle reti da pesca abbandonate  localizzandole per recuperarle anche in  profondità e riutilizzarle una volta trasformate. Le immagini satellitari permettono di identificare la plastica  e di rintracciarli per poi trasformarli in biocarburante, tessuto riciclato, tappeti, valigie, oggettistica varia e… in opere d’arte: hanno partecipato più di 20 artisti a questo concorso, sottoponendo i loro progetti artistici  a una giuria che li ha valutati  sull’estetica, la forza del messaggio ecologico e la dimensione dell’opera.

La vincitrice di questo progetto, Camilla Alberti, ha ricevuto il materiale necessario e il budget per realizzare la sua proposta artistica, una scultura. L’opera d’arte, primo risultato concreto di questo progetto, è stata presentata durante una serata a Venezia tra rappresentanti dell’imprenditoria, del mondo accademico, della ricerca e dell’arte.

Le conversazioni eclettiche che hanno avuto luogo quella notte hanno avuto molte implicazioni pratiche: gli artisti hanno trovato nuovi clienti, le aziende hanno deciso di investire di più nell’economia circolare, nuovi scambi e molti altri.